Archiviazione, accesso costante a file e informazioni, comunicazione e collaborazione: le applicazioni cloud supportano nuovi processi e modelli di business per una maggiore produttività ed efficienza delle aziende.
È ormai cosa risaputa che investire nel cloud computing è, oggi, non solo vantaggioso ma letteralmente conveniente: il mancato investimento in questi servizi comporta per le aziende costi di storage, gestione e analisi superiori fino a 5 volte rispetto a chi si è affidato alla nuvola. D’altra parte, il numero di realtà italiane che se ne sta convincendo cresce di anno in anno. Secondo i dati dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, in un anno particolare come il 2020, il cloud ha rappresentato per il business un supporto essenziale per far fronte all’emergenza pandemica. Con una crescita del 21%, il mercato ha superato la quota i 3,34 miliardi. Un trend positivo, questo, che è stato decisamente trainato dalle PMI, settore in cui l’adozione l’aumento registrato è pari al 42%.
Ma in che modo le applicazioni cloud pensate per le Aziende possono supportare nuovi processi e modelli di business e fornire così un efficientamento? Quali gli utilizzi concreti?
I servizi disponibili per le aziende italiane sono davvero numerosi: PaaS, infrastrutturali e applicativi sono in cima alla lista dei più utilizzati. Le funzioni richieste maggiormente vanno dalla ormai si può dire classica posta elettronica, all’office automation e collaboration, passando per CRM ed ERP, per citarne alcuni.
In questo contesto, le soluzioni cloud come quelle progettate da Vodafone Business sono un valido esempio di come la virtualizzazione permetta a imprenditori e professionisti di gestire scenari IT complessi, promuovendo forme di business sempre più intelligenti, connesse, e pronte ai costanti cambiamenti ai tempi di IoT (Internet of Things) e AI (Intelligenza Artificiale).
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