Lo scenario cambia
Fino a qualche anno fa, il lavoro del retailer si basava su poche, granitiche certezze: un buon prodotto, un ampio assortimento e qualche iniziativa promozionale organizzata nel corso dell’anno erano sufficienti per chiudere la stagione con un buon margine. Oggi, l’avvento dei social media, del mobile, del cloud e del commercio digitale, obbliga le aziende a ripensare i propri modelli di vendita e ridefinire la proposta al consumatore. In poche parole, i retailer devono dotarsi di una strategia omnicanale ed essere pronti ad offrire lo stesso livello di esperienza in negozio come online, in termini di prodotti, prezzi, promozioni e customer care. Il cliente che dimostra fedeltà al brand si aspetta, ad esempio, di ricevere regolarmente riconoscimenti e offerte personalizzate, mentre l’accesso alle informazioni di prodotto deve essere agile in ogni touchpoint, così come le possibilità di finalizzare lo shopping. Ecco perché, nel passaggio concettuale da cliente a utente, il cloud computing è indispensabile per costruire un’esperienza continua e omnichannel col consumatore.
Le statistiche sul mondo del retail italiano ci dicono che c’è ancora molto lavoro da fare e che circa i tre quarti degli attori commerciali non sfruttano ancora a dovere il potenziale del cloud per sviluppare l’esperienza d’acquisto.
Veniamo dunque agli step da seguire per implementare queste opportunità.
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