Entra in vigore a dicembre la cosiddetta direttiva whistleblowing, una norma che obbliga le aziende a dotarsi di strumenti per permettere di denunciare in maniera anonima violazioni e comportamenti scorretti. Scopriamo insieme quali sono i benefici, gli adempimenti e le soluzioni per le imprese.
Capitoli
1. Cosa dice la direttiva Whistleblowing: soggetti coinvolti, obblighi e sanzioni
Entra in vigore a dicembre la cosiddetta direttiva whistleblowing, una norma che obbliga le aziende a dotarsi di strumenti per permettere di denunciare in maniera anonima violazioni e comportamenti scorretti. Scopriamo insieme quali sono i benefici, gli adempimenti e le soluzioni per le imprese.
Con il termine whistleblowing si definisce la rivelazione spontanea di un dipendente (il whistleblower, per l’appunto) in merito a irregolarità del quale è stato testimone – come minacce, frodi, episodi di corruzione o inside trading – sul luogo di lavoro. Il whistleblowing è quindi un’azione che da un lato consente di smascherare azioni e comportamenti illegali e/o violazioni, dall’altro permette di tutelare le aziende e le sue persone portando all’attenzione comportamenti scorretti al fine di correggerli e/o bloccarli.
Per le ragioni sopra elencate e per favorire la trasparenza all’interno degli enti pubblici e privati, è stata adottata nel 2019 la Direttiva Europea n.1937/2019 che uniforma le misure di protezione di coloro che segnalano violazioni del diritto dell'Unione Europea. Per recepire questa direttiva è stato approvato il decreto legislativo n. 24/2023, che regolamenta il whistleblowing in Italia. Con la cosiddetta “Direttiva Whistleblowing” gli enti della pubblica amministrazione e le aziende devono mettere in atto le seguenti azioni:
Per le aziende con più di 250 dipendenti e per tutti gli enti del settore pubblico – compresi i comuni con più di 10 mila abitanti – il decreto è entrato in vigore il 15 luglio 2023. La scadenza del 17 dicembre 2023 è relativa invece a tutte le realtà del settore privato con una media di lavoratori subordinati tra i 50 e i 249 dipendenti nell'ultimo anno. A prescindere dalle dimensioni dell’azienda sono chiamati a recepire la direttiva anche tutti gli enti privati che operano nel settore finanziario, dei trasporti e tutti gli enti che adottano il Modello 231.
Le sanzioni previste per chi non si conforma alla normativa variano a seconda dei casi: dai 5 ai 30 mila euro in presenza di attività di ritorsione nei confronti del segnalante o del suo mancato anonimato e tra i 10 e i 50 mila euro in caso di mancata attuazione.
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2. Cosa dice la direttiva Whistleblowing: soggetti coinvolti, obblighi e sanzioni
Per le ragioni sopra elencate e per favorire la trasparenza all’interno degli enti pubblici e privati, è stata adottata nel 2019 la Direttiva Europea n.1937/2019 che uniforma le misure di protezione di coloro che segnalano violazioni del diritto dell'Unione Europea. Per recepire questa direttiva è stato approvato il decreto legislativo n. 24/2023, che regolamenta il whistleblowing in Italia. Con la cosiddetta “Direttiva Whistleblowing” gli enti della pubblica amministrazione e le aziende devono mettere in atto le seguenti azioni:
Per le aziende con più di 250 dipendenti e per tutti gli enti del settore pubblico – compresi i comuni con più di 10 mila abitanti – il decreto è entrato in vigore il 15 luglio 2023. La scadenza del 17 dicembre 2023 è relativa invece a tutte le realtà del settore privato con una media di lavoratori subordinati tra i 50 e i 249 dipendenti nell'ultimo anno. A prescindere dalle dimensioni dell’azienda sono chiamati a recepire la direttiva anche tutti gli enti privati che operano nel settore finanziario, dei trasporti e tutti gli enti che adottano il Modello 231.
Le sanzioni previste per chi non si conforma alla normativa variano a seconda dei casi: dai 5 ai 30 mila euro in presenza di attività di ritorsione nei confronti del segnalante o del suo mancato anonimato e tra i 10 e i 50 mila euro in caso di mancata attuazione.
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3. Tutti i vantaggi della Direttiva Whistleblowing
Si tratta di un decreto legislativo che rappresenta sì un obbligo, ma anche – e soprattutto – una enorme opportunità per le aziende. Queste ultime, infatti, una volta dotatesi della soluzione per le segnalazioni anonime, avranno la possibilità di:
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4. Direttiva Whistleblowing: la soluzione a 360° di Vodafone Business
Conformarsi al decreto legislativo italiano sul whistleblowing può sembrare complesso, ma non deve esserlo per forza. Vodafone Business presenta una piattaforma tecnologica avanzata che consente a tutte le imprese non solo di non incorrere in sanzioni, ma di godere di tutti i benefici derivanti dall’apertura di un canale sicuro per le segnalazioni anonime. Parliamo di Wallbreakers, una soluzione, creata in collaborazione con Swascan, che si basa sul software open source Globaleaks – strumento di fama internazionale e impiegato anche da ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Un sistema semplice, sicuro e conforme che permette di:
1. Ricevere promemoria e notifiche. Con promemoria e notifiche (anche via sms) si è sempre aggiornati sulle nuove segnalazioni e sulle prossime scadenze.
2. Offrire un canale di segnalazione orale e scritto. Il dipendente può creare un nuovo caso compilando un questionario standard o registrando un messaggio vocale.
3. Garantire l’anonimato. Le informazioni personali del segnalante sono oscurate, mentre le singole segnalazioni, sia scritte che orali, vengono “anonimizzate” – anche mediante la cifratura end-to-end.
4. Rispondere automaticamente. Grazie a messaggi standard e risposte automatiche è possibile mantenere una comunicazione coerente e rispettare tutte le scadenze importanti.
5. Filtrare le segnalazioni. Le segnalazioni ricevute vengono etichettate con un punteggio di rischio, così da rendere più semplice comprendere le azioni prioritarie.
6. Collegare le segnalazioni. È possibile collegare le segnalazioni che si riferiscono alla medesima situazione, in modo da mantenere sempre tutto controllo e in ordine.
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5. Tre motivi per scegliere la soluzione one-stop di Vodafone Business
Oltre a essere facile da usare e dotato di un’interfaccia user-friendly, ci sono almeno altri tre buoni motivi per scegliere il software messo a disposizione da Vodafone Business grazie alla partnership con Swascan:
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