In ambito
telemedicina,
il Servizio Sanitario Nazionale italiano
riconosce tre scenari principali caratterizzati dalla gestione da remoto della relazione tra medico-paziente e tra medici:
- Televisita: interazione a distanza medico-paziente. Richiede la possibilità di interazione audio e video con una buona risoluzione, disponibilità di banda trasmissiva in quantità sufficiente e un set di dispositivi per la rilevazione dei parametri vitali;
- Teleconsulto: interazione a distanza tra più medici che comunicano tra loro per consultarsi rispetto a un caso clinico. Può avvenire in modalità asincrona o in real-time, e in funzione della modalità può richiedere la possibilità di interazione audio e video o la solo condivisione di file;
- Telemonitoraggio: acquisizione da remoto dei principali parametri vitali (battito cardiaco, temperatura corporea, pressione arteriosa, etc.) tramite dispositivi digitali. Tali parametri vengono poi trasmessi a una piattaforma che li rende disponibili sia al soggetto stesso che al medico curante.
Sulla base di questi scenari,
negli ultimi tre anni Vodafone
ha investito nell’individuare soluzioni per la telemedicina che possano supportare enti pubblici e privati ad adottare un modello assistenziale che pone il paziente al centro e migliorare la gestione delle risorse sanitarie.
Tramite partnership selezionate con leader di settore, ad oggi,
Vodafone può fornire servizi di telemedicina basati su piattaforme software con
funzionalità mediche, dispositivi IoT connessi e wearable device. Le soluzioni di Vodafone consentono la
digitalizzazione dei servizi sanitari, il
monitoraggio dei pazienti a casa e la loro deospedalizzazione,
rafforzando, quindi,
la medicina sul territorio.
Grazie ai servizi di telemedicina di
Vodafone, i pazienti possono accedere a servizi di telemedicina in maniera flessibile grazie anche, qualora l’ospedale lo richieda, alla facile integrazione della cartella clinica digitale nella piattaforma. Si tratta di tematiche estremamente importanti soprattutto in presenza di malattie croniche, come ad esempio scompenso cardiaco e
Bpco (Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva).
In maggior dettaglio,
i dispositivi IoT connessi consentono la rilevazione di un’ampia gamma di parametri e, quindi, di seguire a domicilio i pazienti affetti da patologie croniche rendendo anche possibile lo svolgimento di attività quali la
telerefertazione e il
teleconsulto.
Le apparecchiature trasmettono i dati acquisiti ad un dispositivo gateway che, grazie ad un’apposita app preinstallata, provvede autonomamente a trasferirli alla piattaforma software di telemedicina. La gamma di dispositivi include
sfigmomanometri,
pulsossimetri/
saturimetri,
termometri,
elettrocardiografi,
bilance. La piattaforma software di telemedicina, sulla base delle misurazioni, fornisce al medico un quadro puntuale relativo alle misurazioni e, laddove previsti, visualizza degli alert nel caso in cui non venga rilevata l’aderenza al piano diagnostico terapeutico definito dal medico specialista.
Il servizio di telemedicina è completato da un contact center dedicato che è il primo contatto verso i pazienti e che coinvolge il medico specialista se necessario. I servizi di telemedicina di Vodafone rispettano le linee guida Agid per l’utilizzo e l’acquisto dei servizi certificati PA.
Gli
wearable device, messi a disposizione da Vodafone, consentono
lo sviluppo di soluzioni di telemedicina finalizzate al monitoraggio continuo di parametri vitali. In questo caso,
i dispositivi indossabili sono connessi tramite una Sim alla rete Vodafone (4G e 5G) e consentono al medico di avere da remoto una misura dei parametri cardiaci o respiratori certificati del paziente. Il medico può quindi avere un quadro di monitoraggio continuo dello stato di salute del proprio assistito senza bisogno che il paziente si rechi presso una struttura clinica per effettuare gli esami diagnostici necessari.
Lo sviluppo tecnologico nell’ambito del 5G ha dato a
Vodafone la possibilità di
evolvere ulteriormente le proprie soluzioni di telemedicina. Infatti, il 5G può intervenire in tutte le fasi del percorso clinico di un paziente garantendo un impatto positivo nella gestione dei tempi di intervento. Dall’emergenza/urgenza, alla degenza in ospedale e infine al monitoraggio in maniera continua del post ricovero,
l’impiego del 5G può ridurre i tempi di cura e diagnosi, grazie ad una collaborazione in tempo reale tra specialisti e contribuire all’
efficientamento delle risorse sanitarie grazie ad una remotizzazione dei servizi.
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