Vediamo insieme quali soluzioni verranno utilizzate in futuro per far fronte alla fine dei cookie di terze parti:
Si tratta di metodi di tracciamento e identificazione degli utenti che utilizzano
tecnologie alternative rispetto ai cookie di terze parti, in particolare i
dati CRM (Customer Relationship Management), come ad esempio gli indirizzi email, oppure
l'Universal ID, un identificatore personale che raccoglie dati statici e trasmissibili sull'uso dei molteplici dispositivi di un utente.
Questa tipologia di advertising
non ha bisogno di conoscere l'identità dell'utente, bensì modifica l'annuncio pubblicitario
in base al contesto della pagina web visitata, analizzandola con
strumenti di intelligenza artificiale come l'interpretazione del linguaggio. Se ad esempio un utente sta visitando una pagina che presenta contenuti legati allo sport, il messaggio pubblicitario proporrà prodotti relativi al mondo sportivo.
Un'elevata percentuale delle visite ricevute da un sito web viene effettuata
da dispositivi mobili. È quindi naturale che l'advertising si concentri proprio sul mondo
mobile, il quale permette fra le altre cose di
raccogliere dati relativi alle applicazioni installate, alla
posizione in tempo reale e ai
percorsi preferiti dell'utente. Ciò consente un
targeting efficace, in grado di potenziare le campagne geo-localizzate o quelle
drive-to-store.
In conclusione, possiamo dire che il mondo che ci aspetta potrà pure essere
cookieless, ma
ciò non significa che sarà impossibile per brand e operatori pubblicitari identificare il proprio target e impostare la comunicazione di conseguenza:
dovranno semplicemente trovare altri strumenti per farlo.
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