L’era phygital è ufficialmente iniziata. Per scelta o per necessità, dopo il 2020 imprese e pubbliche amministrazioni hanno dovuto fare i conti con l’introduzione a vari livelli di modalità di smart working e lavoro agile. Le nuove forme di gestione del lavoro richiedono, inevitabilmente, di ripensare anche i modelli di business, come avviene nel caso delle aziende che decidono di abbracciare un approccio phygital.
Ma cosa significa, di preciso, il termine phygital? Il termine
phygital è la semplice fusione fra le parole inglesi physical e digital, creata per definire la realizzazione di una user experience nel mondo fisico attraverso le tecnologie digitali. Dal punto di vista professionale, questa tipologia di esperienza utente consente di ottimizzare i flussi di lavoro sia quando la risorsa è in ufficio, in presenza, che quando lavora in smart working da casa. La pandemia ha messo in crisi il tradizionale concetto di “posto di lavoro” e il mondo post-Covid ha registrato un improvviso calo delle presenze fisiche in azienda e una conseguente accelerazione della digitalizzazione del lavoro. In questo senso, smart working e digital transformation sono alla base di quello che potremmo definire il nuovo design phygital dell’organizzazione aziendale. In un contesto in cui il confine tra presenza fisica e interazione da remoto è sempre più labile, un approccio phygital richiede una combinazione di lavoro smart e modalità innovative, come ad esempio:
- l’adozione di nuovi strumenti digitali, in grado di abilitare tutte le possibili dinamiche del lavoro agile;
- l’acquisizione di nuove competenze, assieme al coinvolgimento attivo di tutto il personale interessato da questo cambio di paradigma;
- un profondo cambiamento nella mentalità e nella cultura del lavoro.
Le nuove dinamiche professionali si inseriscono così nei processi di digital transformation che offrono alle aziende maggior flessibilità organizzativa e nuovi margini competitivi. Lato consumatore, i dati riportano un complessivo spostamento del mercato verso modelli di business phygital, se consideriamo le dinamiche sempre più ibride del customer journey e il fatto che oltre tre millennial su quattro non percepiscono un confine netto fra esperienza fisica ed esperienza digitale. Esempi di phygital applicato alla customer experience dei consumatori sono la realtà aumentata, l’internet of things, il proximity marketing, i pop-up e temporary store, fino all’offerta via social di sconti e coupon da esibire in negozio. Lato aziende, il phygital implica la necessità di potenziare le possibilità operative delle risorse e la costruzione di un nuovo senso di responsabilità condivisa, oltre all’urgenza di rimodellare il modo in cui vengono utilizzati gli spazi fisici di un’organizzazione.
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