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Un robot in corsia: 5G e nuove frontiere sanitarie.

Quello che sta vivendo la sanità è un vero rinascimento. Una rivoluzione guidata dall’innovazione tecnologica, potenziata dalla quinta generazione di reti wireless.

Se l’innovazione tecnologica (dall’IoT all’AI) sta cambiando il volto della sanità, il 5G trasforma tale cambiamento in rivoluzione, massimizzando efficacia e opportunità pratiche delle nuove tecnologie. Gli impieghi della nuova generazione ultraveloce nel mondo medicale sono plurimi. Ne abbiamo approfonditi alcuni nei focus “Il nuovo volto della Sanità: 5G e dispositivi wearable” e “Con il 5G il consulto medico è da remoto”. Oggi ne vediamo un’ulteriore applicazione d’uso: la robotica. Ma cosa significa precisamente il 5G per la robotica, in campo medicale? La risposta va cercata direttamente nelle peculiarità del successore del 4G/LTE:
  • la velocità; in media almeno 1 Gb al secondo (10 volte più veloce del predecessore);
  • la larghezza di banda (notevolmente incrementata);
  • la latenza (i tempi d’attesa per la connessione scendono fino a un millisecondo);
  • connessioni più affidabili (essenziali in presenza di informazioni, per loro natura, sensibili).
Tutto ciò consente la trasmissione di enormi quantità di dati in totale sicurezza e senza ritardi. In altre parole, la rete ultraveloce funge da superstrada che potenzia lo sviluppo della robotica al servizio della medicina. Apre letteralmente le porte di corsie e sale chirurgiche ai robot. In altre parole, medici e specialisti possono affidare a macchine controllate da remoto – robot, appunto - interventi anche di particolare delicatezza o complessità. E ciò è possibile proprio in virtù del fatto che la quinta generazione di reti wireless rende tale controllo a distanza del tutto affidabile e sicuro. Non è un caso che tra le applicazioni più sofisticate e in crescita vi sia la chirurgia a distanza. Vodafone, pioniera della rete ultraveloce in Italia, sta collaborando con partner d’eccellenza per sviluppare e promuovere soluzioni all’avanguardia digitale di prevenzione e cura, secondo un modello sostenibile di miglior accesso alle cure.

5G e robot chirurgici

È nato dalla collaborazione tra Vodafone, IIT - Istituto Italiano di Tecnologia e Ospedale San Raffaele l’innovativo progetto di telechirurgia robotica a supporto di medici, pazienti e infermieri. La chirurgia da remoto non è cosa nuova: i robot chirurgici sono presenti da tempo nelle sale operatorie in compresenza con medici e assistenti, cosa cambia allora? A fare la differenza è proprio la velocità che caratterizza la rete ultraveloce o, più precisamente, l’eliminazione nel ritardo nella trasmissione dei dati. Lo specialista può operare a distanza assistito dall’équipe in sala, rendendosi accessibile a pazienti in qualunque parte (più o meno disagiata) del mondo, o impossibilitati a spostarsi per qualsiasi motivo. In particolare, il prototipo di sistema robotico sviluppato da Vodafone-IIT-San Raffaele si focalizza sulla microchirurgia laser transorale, procedura che cura, per esempio, le patologie delle corde vocali. Il 5G di Vodafone, grazie ai suoi plus, permette al chirurgo da una parte di comandare in real-time, a distanza, laser e pinze manipolatrici del robot; dall’altra di ricevere un video stereoscopico dell’area d’intervento. In definitiva, è come se fosse fisicamente in sala operatoria, operando dal vivo, bisturi in mano.

Il robot che cura, assiste…e intrattiene

L’uso della robotica in campo sanitario non è esclusiva delle operazioni chirurgiche. L’impiego di macchine all’avanguardia sta rivoluzionando la vita di pazienti, medici e operatori a tutto tondo: prevenzione, cura e assistenza a 360°.  Rientra nell’ambito della robotica di servizio il progetto promosso da Vodafone in partnership con IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, IBM e IRCCS Ospedale San Raffaele: il robot umanoide R1. Supportato dalla tecnologia 5G di Vodafone e dell’intelligenza artificiale di IBM, R1 è in grado di interagire con degenti e accompagnatori in molteplici modi e ambiti. Dei veri e propri servizi personalizzati che vanno dal fornire informazioni per orientarsi all’interno delle strutture, sino all’intrattenimento sotto forma di lettura di libri o giornali; e ancora, R1 è progettato per definire menù customizzati per il paziente o raccoglierne le preferenze.

L'innovazione al servizio della medicina riabilitativa

Il sodalizio 5G-robotica ha consentito, negli ultimi anni, passi da gigante anche nel campo della riabilitazione, introducendo innovativi e sofisticati sistemi di trattamento. Ne è un esempio il progetto realizzato da Vodafone con la preziosa collaborazione di Movendo Technology. Si tratta di una soluzione di robotica riabilitativa interattiva, grazie alla quale i medici hanno la possibilità di supervisionare da remoto le sedute di riabilitazione. Attraverso video-chiamate in 4K, supportate dalla tecnologia 5G, lo specialista è infatti in grado di controllare e gestire a distanza l’intera sessione: l’impostazione e l’esecuzione degli esercizi del paziente, controllandone ogni singolo movimento, nonché visualizzando i dati di bio-feedback generati dal dispositivo in tempo reale. È evidente come il settore sanitario stia vivendo un vero rinascimento. Un’epoca di trasformazioni e rivoluzioni. Una transizione guidata dai rapidi progressi tanto in campo sanitario quanto in quello tecnologico; al contempo trainata da una forza motrice senza pari, indispensabile per supportare le tecnologie più innovative. La “5th generaton della telefonia wireless” è parte integrante del nuovo volto della sanità ai tempi di cloud computing, Internet of Things, dispositivi wearable e intelligenza artificiale.
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